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PED (Positive Energy Districts): un nuovo modo di pensare e progettare le città

  • In Italia, i consumi energetici del settore residenziale sono aumentati dell'1% all'anno dal 2000. Pertanto, l'efficienza energetica degli edifici deve essere migliorata avvalendosi di diverse soluzioni, come la progettazione avanzata dell’involucro edificio-impianto, adeguata generazione di energia rinnovabile in loco e tecnologie di accumulo di energia, in modo da ridurre la richiesta di energia dalla rete. I Distretti Energetici Positivi (PEDs), sono distretti urbani che implementano tutte queste soluzioni per raggiungere un bilancio energetico positivo, e per questo possono essere considerati la strategia ideale per soddisfare i requisiti prestazionali delineati nell’EPBD (Directive on Energy Performance of Buildings).

    Il lavoro effettuato da RSE mira a valutare l'economicità e l'impatto delle politiche e delle misure infrastrutturali che potrebbero essere attuate per migliorare l'efficienza dei singoli edifici e dell'intero distretto preso in considerazione. La metodologia sviluppata prevede tre fasi principali: 1) definizione dei KPI (energetici, ambientali, sociali ed economici) applicabili ai PED, 2) simulazione di un distretto urbano mediante Building Information Modeling (BIM) e 3) comparazione dei KPI prima e dopo l'applicazione delle misure.

    Il quartiere in esame ha sede a Milano nei pressi di "Porta Romana", con una superficie di 190.000 mq che sarà riqualificata entro il 2026. Si è deciso di replicare il masterplan del progetto “PARCO ROMANA” includendo diversi edifici residenziali (case indipendenti e condomini), edifici commerciali, un ristorante e un hotel. 

    Il tutto è stato replicato utilizzando il software "Design Builder" e per ogni edificio sono state simulate le seguenti caratteristiche: 1) profili di consumo energetico e attività, 2) materiali da costruzione, e 3) integrazione di soluzioni tecnologiche rinnovabili, come il fotovoltaico e l'energia solare concentrata.

    Infine, è stata effettuata un'analisi cost-optimal multi-criterio di una serie di misure che possono essere applicate per migliorare ulteriormente l'efficienza degli edifici al fine di modellare con successo un PED.

RSE - Ricerca sul Sistema Energetico

AGENDA 2030

7.1 Entro il 2030, garantire l'accesso universale ai servizi energetici a prezzi accessibili, affidabili e moderni
7.2 Entro il 2030, aumentare notevolmente la quota di energie rinnovabili nel mix energetico globale
7.3 Entro il 2030, raddoppiare il tasso globale di miglioramento dell'efficienza energetica
7.a Entro il 2030, rafforzare la cooperazione internazionale per facilitare l'accesso alla tecnologia e alla ricerca di energia pulita, comprese le energie rinnovabili, all'efficienza energetica e alla tecnologia avanzata e alla più pulita tecnologia derivante dai combustibili fossili, e promuovere gli investimenti nelle infrastrutture energetiche e nelle tecnologie per l’energia pulita
7.b Entro il 2030, espandere l'infrastruttura e aggiornare la tecnologia per la fornitura di servizi energetici moderni e sostenibili per tutti i paesi in via di sviluppo, in particolare per i paesi meno sviluppati, i piccoli Stati insulari, e per i paesi in via di sviluppo senza sbocco sul mare, in accordo con i loro rispettivi programmi di sostegno


9.1 Sviluppare infrastrutture di qualità, affidabili, sostenibili e resilienti, comprese le infrastrutture regionali e transfrontaliere, per sostenere lo sviluppo economico e il benessere umano, con particolare attenzione alla possibilità di accesso equo per tutti


11.6 Entro il 2030, ridurre l’impatto ambientale negativo pro capite delle città, in particolare riguardo alla qualità dell'aria e alla gestione dei rifiuti
11.b Entro il 2020, aumentare notevolmente il numero di città e di insediamenti umani che adottino e attuino politiche e piani integrati verso l'inclusione, l'efficienza delle risorse, la mitigazione e l'adattamento ai cambiamenti climatici, la resilienza ai disastri, lo sviluppo e l’implementazione, in linea con il “Quadro di Sendai per la Riduzione del Rischio di Disastri 2015-2030”, la gestione complessiva del rischio di catastrofe a tutti i livelli


13.2 Integrare nelle politiche, nelle strategie e nei piani nazionali le misure di contrasto ai cambiamenti climatici


STRATEGIA NAZIONALE DI SVILUPPO SOSTENIBILE

PERSONE

III.1 Diminuire l’esposizione della popolazione ai fattori di rischio ambientale e antropico

PIANETA

II.6 Minimizzare le emissioni e abbattere le concentrazioni inquinanti in atmosfera

TEAM DI PROGETTO E SVILUPPO

DESTINATARI

Organi di governo e indirizzo politico e sociale.

Settore della ricerca energetica.

Investimento
risorse interne

Investimento
risorse esterne

RISULTATI E MONITORAGGIO

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